Una scomoda verità

Il Comitato Promotore per la Tutela e la Salvaguardia del Parco della Cellulosa dal 2007 è il soggetto che autogestisce i 14 ettari delle aree ex Ente Nazionale Cellulosa e Carta.

Il Monumento Naturale del Parco, da oltre 10 anni, è uno spazio pubblico di libertà e partecipazione a beneficio di tutti, e la compagine dei Soci Volontari del Comitato Promotore garantiscono alla cittadinanza un quotidiano servizio di sorveglianza, manutenzione del verde e accoglienza presso gli spazi e i locali presenti sull’area.

Dopo anni di mobilitazione popolare e di confronto con le Istituzioni, che ha visto il Comitato e le Associazioni impegnati nella battaglia per strappare il bene Pubblico alla minaccia speculativa, il Comitato Promotore ha conquistato sul campo il riconoscimento di soggetto gestore delle aree, prima attraverso un comodato d’uso rilasciato dalla Proprietà e successivamente avendo la possibilità di essere, su nullaosta della stessa, un regolare intestatario delle utenze (Acqua e Luce) che gli permettono di mantenere attivi i servizi offerti ai cittadini.

Nella ferma volontà di riorganizzare le proprie forze e di migliorare i servizi che da sempre offre volontariamente al Quartiere, è stato regolarmente approvato dall’Assemblea dei Soci un regolamento, con l’obbiettivo di ribadire i principi e le intenzioni che hanno ispirato la battaglia per il Parco, e che ora definiscono la condotta per una corretta fruizione e condivisione degli spazi (aperti e chiusi) presenti nel Parco, a garanzia e nel rispetto delle pari dignità e opportunità di tutti quei soggetti che volessero partecipare ed arricchire la vita del parco utilizzando gli spazi comuni per le loro attività sociali.

Con rammarico registriamo che le vicende spiacevoli che hanno caratterizzato gli ultimi due anni di vita del Comitato dimostrano che questa volontà, purtroppo, non è condivisa da tutti.

L’inasprimento dei rapporti tra il Comitato Promotore e il Circolo Legambiente, in merito a logiche e comportamenti di chiusura ed isolamento di quest’ultimo, non rendono giustizia alla battaglia a difesa e tutela del bene Pubblico, e ci allontanano dal riconoscimento del principio di condivisione degli sforzi a difesa degli spazi comuni di socialità che da sempre sono la direttiva del Comitato del Parco.

Il Circolo Legambiente ha sostanzialmente rifiutato ogni riconoscimento sociale e istituzionale al Comitato Promotore del Parco, non ha riconosciuto il valore dell’Assemblea dei Soci, non ha sottoscritto il regolamento votato e attualmente vigente e ha continuato a svolgere le proprie attività economiche (“Scuola nel Bosco” e “Centro Estivo”) incurante delle necessità e dei bisogni del Parco (cura e manutenzione dell’area).

Nel giugno 2017 il Comitato del Parco è stato coinvolto in un procedimento di mediazione – fasc. n. 358/17 il cui primo incontro si è svolto in data 14/7/2017 presso l’organismo Carlo Jemolo e si è concluso, dopo numerosi incontri, in data 1/2/2018 – dallo stesso Circolo Legambiente da cui, ad oggi, non è stata definita alcuna linea condivisa e dirimente le problematiche.

Dopo 6 mesi spesi intorno ad un tavolo dietro ad un dibattito legale inconcludente, come Comitato ci sentiamo in dovere di condividere con le Istituzioni competenti, con i Soci la cittadinanza tutta, la nostra verità.

Non possiamo e non vogliamo più essere infangati e osteggiati nelle varie sedi da soggetti singoli e/o organismi a più livelli che ci accusano di non rispettare (cosa?) e di essere un impedimento allo svolgersi della legittima vita associativa del Circolo Legambiente.

Il Circolo Legambiente gode di una sua sede legale presso uno spazio comune del Parco, continua a detenerne l’uso e l’accesso esclusivo e prosegue unilateralmente ad organizzare eventi e attività anche sulle aree verdi, non contribuendo il alcun modo alle operazioni comuni di manutenzione e cura del verde (così totalmente in carico ai volontari del Comitato) nonostante tali attività siano anche di carattere economico.

Ha trascinato il Comitato Promotore in un procedimento di mediazione legale, non ha mai accolto le proposte e le istanze di riconoscimento del valore del Comitato, un regolamento comune votato da tutti i soggetti (nessuno escluso) presenti nel Comitato (Soci e Associazioni) a garanzia del rispetto di normali regole di convivenza nel Parco.

In ultimo, i rinnovati appelli caduti nel vuoto (come l’ultima lettera inviata dal nostro avvocato a cui non è seguita una risposta) in merito a concordare un percorso di civile e pacifica convivenza, ci vedono costretti, come estrema ratio ed in pedissequa applicazione del regolamento del Comitato – voluto e approvato dalla maggioranza delle Associazioni, ad interrompere al Circolo Legambiente l’utenza idrica (intestata al Comitato) alla fine del ciclo delle loro attività sull’area per non scaricare sui bambini delle responsabilità che non gli appartengono.

Questo nostro gesto vuole essere anche un appello rivolto alle famiglie dei bambini, affinché non si facciano più strumentalizzare e non raccolgano il facile chiacchiericcio di Quartiere, ma sappiano approfondire realmente le cause del problema con i diretti interessati.

Nonostante questo, siamo fermamente convinti, come Comitato del Parco, degli sforzi profusi per una ricomposizione pacifica della situazione, della ragionevolezza delle condizioni da noi poste nel corso della mediazione, riaffermando il principio della partecipazione e della condivisione degli sforzi per mantenere un servizio sull’area.

Il Parco è da sempre uno spazio aperto a tutti, e se nel corso degli anni il Comitato ha dovuto prendere delle posizioni, lo ha fatto sempre in favore del Bene Comune e mai per un capriccio o per un puro egoismo fine a se stesso.

Non riteniamo quindi più accettabile convivere nelle condizioni attuali, pretendiamo rispetto per il nostro lavoro e difendiamo la dignità della nostra storia.

Comitato Promotore per la Tutela e la Salvaguardia del Monumento Naturale Parco della Cellulosa